CHE NON SIA SOLTANTO UN ARRIVEDERCI
Anno V. Comunicato n. 27 del 10/03/2013
Sarà il giorno del congedo dagli aficionado. La voglia di ben figurare davanti al proprio pubblico dovrebbe rappresentare quella spinta in più per tentare di incamerare la seconda vittoria di quest’annata molto strana, non certo baciata dalla dea bendata. Ai Crusaders non rimane altro che ripetere la condotta espressa all’andata quando i legionari della capitale furono superati senza eccessivi patemi d’animo. Con l’eloquente 48 a 8 il clan campidanese poté finalmente sciogliersi dopo le infauste battaglie al cospetto di guarnigioni molto più attrezzate e con appetiti che andavano ben oltre il menù del proprio girone di appartenenza. Sembrava che dopo quello slancio di inconsueta prodigalità qualcosa dovesse finalmente mutare ma è bastata la veemenza studiata a tavolino dei quotati Grizzlies per ammutolire di nuovo la franchigia isolana. Questa volta l’head coach Tony Simmons si rifiuta di rispondere alle domande di rito. Fortunatamente l’allenatore dei linebacker Efisio Melis si fa impietosire dai cronisti e scuce le labbra per qualche istante. “Tatticamente non dovrebbe cambiare quasi niente – semplifica il coach - piuttosto gradirei che si iniziasse a giocare concentrati dalla prima azione, anzi sarebbe preferibile già negli spogliatoi. Mi aspetto che si scenda in campo col coltello fra i denti, che si lotti su qualsiasi pallone evitando di concedere neanche un centimetro all'avversario”. Si ritorna anche sul binomio Andrea Meloni e Matia Pisu che contro gli orsi è apparso sotto tono: “Una domenica no può capitare a tutti – si giustifica Melis - ringraziamo semmai di avere gladiatori come Sam e Pisu che non si risparmiano mai”. Ad appena due gare dal termine si comincia anche a tirare le somme: “Abbiamo incontrato delle squadre giovani forti e preparate – conclude il cagliaritano - ora si lavora per la prossima stagione, aspettando i nuovi under”.
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